venerdì 31 agosto 2012

PICCOLI E GRANDI A-MICI

"Pronto!?"
"Ciao, sono G!"
"Ah, ciao G, come va? Dimmi!"
"No, niente, così. Ti chiamavo per salutarti. Che fai?"

"Stamattina? Con Poppea che ha svuotato parte delle sue poppe nelle mie fioriere intasandomele, per la gioia di Gea, ho la casa infangata, non possiedo più neanche una scopa asciutta per spazzare, ci sono impronte di piedi di gatto ovunque, perfino sulle pareti di casa... questa gatta è una pazza, è completamente folle, è fuori di testa!"
"Be', del resto, eeehh, mhcosa voi, qualis padrona... "
"Tu vedessi cosa non combina! Ora? Ora, ad esempio si è sdraiata sulla terra bagnata, dopo aver piroettato da un vaso all'altro sporgendosi dal balcone e tenendosi aggrappata con una sola zampa penzoloni nel vuoto. Avevo appena finito di passare il cencio che ha cominciato a saltare sul pavimento come una capra spargendo terriccio dappertutto. Ma io che pulisco a fare??? Si è anche vendicata quando l'ho tirata per la coda. Si è avvinghiata alla mia gamba e me l'ha graffiata e infangata."
"E' come la padrona!!! Cosa critichi!"
"Sì, però come è bella la mia roscia! Guardala, ha la fulva sensualità di Rita Hayworth, l'impetuosa eleganza rame di Julia Roberts, la grazia oro carnicino di Nicole Kidman. Ha zampe snelle, forti, e muscolose da danzatrice, la mia piccola Fracci! E poi che carattere! Non si arrende mai. E' il combustibile mascherato da tormento di Tremor. Ha un amore dissennato per gli anticicloni subtropicali che la infervorano tutta. Parla, come una gallina, ma parla. Ha attenzioni per tutti, curiosità per tutto. E' intelligente, e amabile!"
"Eh, praticamente tutto il contrario di te!"
"Ma non hai appena detto che siamo uguali?"
"Mah, mica per tutto?!"
G è uno dei migliori amici di MR, ha una montagna di capelli che vanno da tutte le parti, un naso importante, una bocca che a volte è meglio non provocare, una testa di pari importanza del naso e forse anche qualche cosina in più, è di una simpatia demistificatoria e di un'ironia tagliente e graffiante, ha una personalità tutta grinze e profondità, ha una grande generosità silente, ha un amore e una competenza smisurate per la musica colta. Tra G e MR c'è grande affetto, una fiduciosa amicizia, un fraterno amor che move il sole e l'altre stelle.
Anche se non ha riconosciuto che dietro una grande gatta c'è sempre una grande padrona.

mercoledì 22 agosto 2012

QUALCHE ACCETTABILE PERO'

Qualche giorno prima di partire per le vacanze in Calabria, dove l'aspettava la famiglia al completo, MR ha telefonato.
"Pronto?!"
"Papà, mi passi la mamma?"
"Non c'è, è dalla vicina D a giocare a Scarabeo."
"A giocare a Scarabeo?"
"Sì. E' importante?"
"Abbastanza, ma posso dire anche a te, poi tu comunicherai ufficialmente a tutti."
"Comunicare ufficialmente a tutti cosa?"
"Che io vengo al mare per una vacanza tutta riposo e relax, che non voglio incombenze importanti, che ho finito di lavorare versando in uno stato comatoso, che non posso esporre la mia psiche a forti apprensioni, visto che ho recentemente subito uno shock emotivo, e che potete fare tutto ciò che volete purché mi coinvolgiate il giusto."
"Ok, ho capito: relax totale; niente affaticamento casalingo; stato comatoso da lavoro; niente scossoni; shock emotivo; coinvolgimento moderato. Ho preso qualche appunto. Ma non ti preoccupare, una mano per uno e non serve che nessuno si affatichi troppo. Qui è tutta allegria e riposo, mare e sole, Olimpiadi e Soap Opera, al massimo qualche partita di Scarabeo, e iphone, pc, qualche fumetto Manga, e figurine dei Pokemon sparsi ovunque. Ognuno di noi vuole sentirsi libero e leggero, come è giusto che sia in vacanza; nessuno è un peso o un ostacolo per nessuno. Vieni, ti aspettiamo."
"Grazie, papà, saluta tutti!"
MR non può negare di aver dedicato la maggior parte del suo tempo in vacanza al riposo.
Ma ci sono dei però.
I però di mamma V.
Quando mamma V decideva che ci si doveva muovere come un piccolo plotone - di solito alle prime ore dell'alba - anche MR non aveva altra scelta che obbedire.
"Chi viene domani dal parrucchiere?" interrogava seria.
"Io!" affermava M.
"Anch'io!" si associava R.
"Fa', un po' vedere? Sì, anch'io ne avrei bisogno!" concludeva MR, passandosi una mano tra i cavatappi inamidati dal mare, guardandosi nello specchio.
"Bene, allora dobbiamo essere lì prestissimo, alle 7.30, per essere le prime. Quindi, sveglia alle 6.00!"

"Chi ha bisogno di andare in farmacia? Si potrebbe fare domattina, ma presto, perché c'è sempre coda." organizzava con un che di infermieristico.
"Noi, abbiamo da prendere diverse cose!" si agitavano M e R.
"Io, devo assolutamente venire anch'io! A che ora ci alziamo, alle 5.30 o tanto vale cercarne una che fa il turno di notte!? O meglio ancora, si potrebbe andare alle 13.15 quando sono tutti a pranzo e non c'è folla!" spiegava perfidamente compensativa MR.
Alle 13.15 da tre anni a questa parte, mamma V si ferma. Il silenzio pervade l'area più prossima al suo essere, nessuno può permettersi di invadere il suo spazio vitale. Alle 13.15 c'è la sua Soap Opera, detta "il romanzo", e mamma V blocca tutto. Arresta i ritmi, cessa di essere l'iperattiva, la sollecita, la spedita, la mattiniera. Diserta il plotone, si adagia su una poltrona e non esiste per nessuno.
Quindi, alla infelice ironia di MR ha risposto pensando: (Vediamo. Come posso punire la mia spiritosa figlia per questa battuta? Ci sono!) "Tra due giorni, per te, MR, sveglia presto, ho da fare la lavatrice delle lenzuola, e prima la faccio prima si asciugano!" ha esclamato vittoriosa.

I però dei nipoti.
Per nipote R questa è stata l'estate dei fumetti Manga.
"Guarda, zia, ci sono anche delle donne nude." "Zia, ne ho disegnati alcuni anch'io, scegline uno, dai, su, quale ti piace?" "Vai di nuovo in Giappone? Sai cosa significa, vero? Sai cosa devi portarmi da laggiù!" "Si leggono al contrario, dai, leggiamoli insieme!" "Zia, mi leggi un Manga prima di andare a letto?"
 Per nipote A, per nipote R, per l'amico S e per il fratello C dell'amico S è stata l'estate delle figurine dei Pokemon.
"Zia quale ti piace di più?" "Devo scambiarle con S e C, tu quale sceglieresti tra Dewgong e Flaaffy?" "Kyurem nero o Kyurem bianco?" "Bulbasaur, è una meraviglia!"

I però di papà E.
Se per mamma V "il romanzo" rappresentava una questione di vita o di morte, per papà E le Olimpiadi erano la fiducia in un mondo migliore, la convinzione che il bene sia destinato a prevalere, il sommo contenitore della gioia. Papà E, dal mattino alla sera, era in balìa di una forza superiore, era schiavo dei podii, succube dei record, vittima di inni nazionali. Papà E era le Olimpiadi.
"MR, sparecchiami questa tavola, ché devo mettermi comodo. E non distrarmi!" chiedeva ansioso alla stanca figlia.
"Padre, non rinnegare gli accordi della telefonata. Avevi detto una mano per uno. Io sto andando ad innaffiare il basilico sul balcone, al resto ci pensa qualcun altro!" rilanciava MR.

MR ha trascorso delle vacanze molto rilassanti, e nonostante qualche però ne sente molta nostalgia.

martedì 21 agosto 2012

CONSIGLI

"Pronto, MR?! Ciao, sono C, ho bisogno di un consiglio sull'amore da te."
"Da meee?! Sei sicura di aver composto il numero giusto? O ti diverti ad infierire su una povera vittima?"
"No, dai, MR, sto dicendo sul serio... "
"Be', allora regola numero uno, se è vedovo facci qualche pensiero, altrimenti lascia perdere tutto e goditi la tua libertà di donna single senza obblighi imposti, viviti i piaceri del tuo status da privilegiata senza dover condividere ogni cosa, assapora la condizione invidiata da molti di ... "
"Vedovo? Perché vedovo?"
"Perché tra quelli appartenenti alla nostra fascia d'età, e dintorni, sono gli unici che non danno problemi. Si sono ritrovati da soli senza che nessuno lo abbia deciso per loro. Insomma, non sono fanatici dell'autonomia affettiva, e non soffrono della sindrome della limitazione o riduzione della libertà personale. Però, se così fosse, accertati che sia rimasto vedovo da poco, altrimenti sarà già diventato come gli altri. Attenta anche che non sia over settanta, è un po' presto per darsi all'antiquariato."
"Mmmhh, non credo sia vedovo, è bellissimo, e giovane. Dai vieni a casa mia così ti illustro per bene la situazione."
"A casa tua? E a fare che, a ribadirti il concetto?"
"Lui abita di fronte a me. I nostri balconi sono confinanti!"
"Oggesù!" 

Sul balcone, a casa di C.

"Ecco, abita proprio qui, ma io l'ho conosciuto dal parrucchiere, e lui mi ha fatto notare che siamo dirimpettai. Poi stamattina l'ho incontrato ai cassonetti dei rifiuti. Ha parcheggiato la sua BMW, mi ha salutato gentilmente, ha buttato i suoi sacchetti dell'immondizia, mi ha aiutato a buttare i miei, e mi ha offerto un passaggio al supermercato, perché aveva notato il mio trolley."
"Mmmh, che incontro destinico!"
"Sì, solo che io non ho accettato, gli ho detto che preferivo fare quattro passi a piedi... in verità ero un po' in imbarazzo. E poi sua madre mi è antipatica, e poi... "
"Ah, vive con sua madre, mmmhh? E poi?"
"E poi, dal parrucchiere si stava facendo le manicure o addirittura la ricostruzione delle unghie. Non vorrei fosse gay, o bisex."
"Ma dai, oggi i saloni di bellezza sono pieni zeppi di uomini che si fanno fare di tutto. Magari è un uomo d'affari che tiene alla cura delle sue mani. E se fosse gay puoi sempre spupazzartelo da amico. Piuttosto, se continuerai a stendere i panni in questa maniera non hai speranze."
"Perché, cosa hanno che non va i miei panni stesi?"
"Sono tutti storti, e queste macchie? Candeggia, candeggia... tu hai bisogno di candeggiare, C. Uno che ti offre un passaggio con una BMW, ai cassonetti dei rifiuti, a queste cose ci bada... fidati."
"Dici?"
"Ma certo, è ovvio! Basta guardare il suo bucato, acceca ed è teso come stoccafissi!"
"Allora, che ne pensi? Se tu vedessi come è carino! Devo creare un incontro tra i balconi..."
"Mah, se proprio vuoi buttarti, buttati. Invece di goderti la tua libertà, comincia a goderti qualche lettura mollemente adagiata su una sdraio qui fuori, infilati un paio di guanti e fai giardinaggio un po' più spesso del solito. Se poi non basterà a creare l'incontro, potrai sempre passare il tempo a mostrarti interessata alle sue magliette stese. Prima o poi, vedrai che uscirà dalla tana."
"Sì, e attaccherò bottone! Grazie, MR, mi sei stata molto utile!"
MR è convinta che C le abbia chiesto suggerimenti su questa faccenda d'amore solo perché siamo in agosto, la città è vuota, e non sapeva a chi rivolgersi.

domenica 19 agosto 2012

UNO SCORCIO DI VACANZA

Anche questa estate, tra una percentuale e l'altra sui crolli delle partenze degli italiani per le vacanze, tra un grido d'allarme sul giro d'affari dei mesi estivi nel settore vacanziero e una stretta dei cordoni della borsa, insomma, tra tutti i numeri della crisi, MR è riuscita a scollinare. Ha fatto parte di quei sei italiani su dieci che ce l'hanno fatta a salire su un mezzo che li portasse fuori dalla routine, che li distraesse dalla non sempre allegra quotidianità, che li allontanasse temporaneamente dall'impoverimento collettivo che sta avanzando come il deserto. Retrocedendo di grado, rispetto al viaggio in Norvegia e Finlandia dell'anno scorso, si è imbarcata su un pullman alle 22.00 di una rovente sera fiorentina, per scendere l'indomani mattina alle 8.00 in Calabria, dove l'aspettava la sua famiglia al completo. Il pullman Gran Turismo, sold out, ha trasmesso da uno schermo sedici pollici, a discrezione del controllore, e a volume per duri d'orecchio, Herbie - il super Maggiolino, e Nothing Hill. Perentorio e con tono minaccioso, sul finire del primo film, si è rivolto ad una sbigottita utenza, che non ha avuto il tempo di rispondere, la possibilità di ammutinarsi, i mezzi - telecomandi, scarpe ancora troppo presto per togliersi dai piedi, bombe molotov - per insorgergli contro, imponendo: "Stha per finire lu super Maggiolino, ne guhardihamo natru? Okkkhei, mo lu mettimu!"  Dopo le prime tre ore di irreversibile visione sfonda timpani dei due film, e le successive sette ore comprensive di due soste, di una coda a causa del rimorchio di un tir di traverso sull'autostrada, di un' attenta analisi etnica da parte di MR del risveglio della sua vicina di posto che ha ringraziato Dio - non prima di aver sbadigliato e disteso tutti e quattro gli arti - pregando per il viaggio andato a buon fine, stringendole la mano, e coinvolgendola nella sentita prece, MR è giunta a destinazione. Pensando che i grandi misteri dell'universo, su cui è impossibile far luce, sono molti di più di quanto si possa immaginare, ha iniziato la sua vacanza circondata dall'affetto vivace dei suoi cari. Due dei quali, i più piccoli, suoi nipoti, l'hanno costretta a vivere dieci giorni dentro più dimensioni, su più altezze, a diverse quote, stratificandosi come solo i bambini riescono a fare. "Il bagno al mare bisogna farlo tutti insieme, zia, forza... ora, subito" ; "Dobbiamo fare la piramide a quattro"; "Zia, non dormire sempre"; "Prestami l'ipad..." ; "La forchetta bella oggi tocca a me, dammela"; "Cerchiamo di catturare quella medusa". Il resto del tempo MR lo ha trascorso praticando jogging con suo fratello M, quasi tutte le mattine alle 8.00. Conseguenza della stratificazione è stato un inevitabile appiattimento, che l'ha costretta ad andare a letto quattro sere su dieci alle 20.00, anche perché in Calabria imbrunisce prima. Una delle ultime sere è uscita ed ha subìto la sorte di incontrare F il bagnino, coinquilino presentatole da mamma V, che mangia pizza tutte le sere, e che il giorno dopo, mentre lei era riversa su qualche poltrona, divano, letto, o roba del genere, ben appiattita, l'ha cercata disperatamente, e, fortunatamente per lui, invano.

sabato 4 agosto 2012

SENZA TITOLO

A parte un garbuglio inquietante - qui, dentro questo blog, per ora irrilevante - l'anno lavorativo, dal quale MR ha staccato la spina due settimane fa, non ha difettato quanto a richiesta di concentrazione. Essendo arrivata agli ultimi giorni stanca e niente affatto lucida, nonostante i suoi disperati tentativi di arrivare in fondo alle prove, spesso collassava, quasi cadavere, ritrovandosi riversa ora sulla collega M alla sua sinistra, ora sulla collega E alla sua destra, ora direttamente sul leggio di fronte a sé. Su questo, l'aberrante e incomprensibile spartito de Les Noces di Stravinskij dall'ingannevole e menzognero titolo in francese ma in lingua russa. Ai collassi seguivano puntuali le incessanti scuse con le colleghe santa M e beata E, per passare subito dopo ad argomentare in un russo becero, animalesco, e triviale con la composizione di Stravinskij. Queste ottimali condizioni sono state impreziosite da un piccolo disguido, uno sconveniente fuori programma sul quale MR preferisce soprassedere. Ma appena abbandonata la postazione di lavoro, e con essa i collassi, la serie di scuse alle colleghe, le brevi, volgari e intense conversazioni con uno spartito in russo, MR si è prestata ad un sommo e sovrano ozio, accasciandosi addormentata in ogni momento del giorno e ovunque, finanche in attesa all'ufficio postale. Tra qualche ora MR raggiungerà la sua famiglia al mare. Partirà impavida, intrepida, di fronte alla prospettiva di una vacanza con un numero non precisato di persone, che parleranno tutte insieme, senza ascoltarsi l'una con l'altra. Tra queste due nipoti che di tenero hanno solo poco più che l'età, e che sottoporranno MR a soprusi di ogni sorta. E' stata avvertita stamattina telefonicamente: "Ti stiamo aspettando, vedrai come ci divertiremo! Lo sapevi che le cacche galleggiano sul mare? Ah lo sapevi? Noi non lo sapevamo, ne abbiamo vista una proprio ora. Nella pineta ci sono i topi, sbrigati ché vieni a cercarli con noi. Sbrigati ad arrivare ché ci tuffiamo! Ciaooooo!" Considerate queste sagaci, pungenti ed eccitanti esternazioni di avvolgente e coinvolgente affetto, MR dovrà trovare attimi di fuga per proseguire nel suo programma di sommo e sovrano ozio, pena collassare a destra e a manca.