martedì 28 maggio 2013

INSUFFICIENZE

S è la più giovane delle sei ragazze ospiti nella casa famiglia dove MR si reca ogni lunedì pomeriggio. S ama raccontare barzellette, è bionda, ha gli occhi verdi, il piglio deciso e tagliente, una scattante intelligenza, la velocità di ragionamento di un matematico, e la vivacità spavalda di un felino.
Ieri il felino era molto nervoso.
"Va tutto bene, S?"
"No, non va bene niente! Siamo alla fine dell'anno scolastico ed io non riesco a liberarmi di due gravi insufficienze! Oggi, TI AVVERTO, abbiamo da studiare La digestione, L'apparato respiratorio, Il sistema circolatorio, Il sistema muscolare, Lo scheletro!" snocciola S con impositiva, dispettosa e compiaciuta esigenza di condivisione.
"Ho capito. E quale è, oltre a Scienze, l'altra materia da recuperare?" 
"Arte! La prof mi odia! Mi ha fatto ridisegnare ancora lo Sposalizio della Vergine di Raffaello... ecco, guarda tu stessa, non è bello? A me sembra sia venuto bene, ma a lei non piace... perché mi odia!" ruggisce impetuosa la belva, mostrando a MR una personale rivisitazione dell'opera raffaelliana raffigurante, in luogo di Maria, Giuseppe, il sacerdote, e gli invitati, un groviglio di creature mostruose dedite ad un sinistro  rendez-vous su una spianata verde acido, a fare da sfondo un'astronave al posto del Tempio.
"ALIENANTeehm, carino, molto carino... forse, vanno sistemate due cosette, ma non è male!"
"Grazie, MR. Ora però mettiamoci a studiare Scienze! Sai, quella prof mi innervosisce, è tremenda, fa paura a tutti, è il terrore della scuola!"
"Forse non riesce a farsi comprendere... forse vuole che vi applichiate di più." azzarda MR.
"Senti che caciara fanno su... aspetta che vado a dir loro di smetterla, ché non riesco a concentrarmi!" cerca di evadere S, sempre più elettrizzata, con il pretesto di un'accorata implorazione all'indirizzo delle altre ragazze.
"S, coraggio, io non sento tutta questa caciara... cerchiamo di studiare!"
Suonano alla porta, S schizza come una freccia. 
"Vado io!"
"S, tu non vai da nessuna parte! Basta perdere tempo! Sei ad un passo dalla fine della scuola, interrogazioni e verifiche sono ormai quasi un ricordo, stai per tirare il fatidico sospiro di sollievo, la strada delle vacanze si sta aprendo davanti a te. Ora STUDIAMO!" suggerisce MR perentoria.
S è un'adolescente bella e decisa, non portata per il disegno ma un rapace in matematica, con un'insufficienza in Scienze che oggi recupererà. S ieri era molto nervosa; qualche volta succede. Nonostante i colloqui con lo psicanalista di orientamento lacaniano, nonostante le barzellette, probabilmente per nostalgia della famiglia, sicuramente per il coraggio che la sua giovane vita richiede.          

domenica 26 maggio 2013

RIPRESA?

Circa un anno fa riprese a scrivere su questo blog inserendo direttamente la quarta. Postava ogni due giorni con estrema, inaspettata e propizia facilità. Una marea di lampadine si accendevano nella sua mente; insights, estro e impulso creativo accarezzavano rosei - seppur spesso raccapriccianti - propositi scrittori, aprendo loro ampi varchi; idee ed ispirazione trovavano spontaneamente la propria strada; naturale, facile, ambiziosa; esaltata, agghiacciante, velleitaria. Fino ad un paio di mesi fa, quando improvvisamente il vento è cambiato. Nonostante la voglia di scrivere continuasse ad incendiare il suo animo, nella sua testa nessun fervore prendeva fuoco. Desiderio di raccontare, spunti e stimoli presenti ma sopraffatti da una incontrollabile indolenza.
Bastano pochi giorni. Disertare la scrittura - ma del resto vale un po' per tutto - allontana dal vezzo, dalla pratica, e dalla consuetudine. E' una sorta di punizione da parte della parola scritta che, in questo periodo, MR sta pagando senza sconti. "Perché non scrivi più?" le è stato chiesto non una volta e da più parti.
"Perché ho accantonato il blog  per qualche giorno e nel ripetuto tentativo di tornare a lui niente è emerso con la violenta impellenza e l'agile sorpresa che lo alimentano; perché credo che la forza di volontà se si mette a latitare sia un limite; perché a volte l'ambizione smisurata cozza con il non sopportare se stessi; perché, raggiungendo il minimo storico di autosopportazione, ero occupata a scrivere sulla mia pagina Facebook se capita a tutti di non sopportare se stessi, ed altre amenità; perhé ho dormito sugli allori, un po' secchi ma pur sempre allori, facendomi fottere dall'efficacia della pratica dello scrivere; perché sto ancora dormendo - evidentemente - e, a questo punto, mi ci vuole il Pranayama per risvegliare me e il Kundalini."t

martedì 14 maggio 2013

DI ESUBERI, LICENZIAMENTI E CANCELLAZIONI

Il periodo di tempo trascorso dall'ultimo post ad oggi, ha tenuto MR avvinta ad un poliedrico personale mondo degli eventi. E' andata avanti per intere settimane priva di spazio e prospettiva, refrattaria a dimensione e contesto web. Distratta e preoccupata da tutto ciò che si stava - e che si sta - consumando fuori da questo posto, e dentro il luogo più intimo della sua vita professionale, ha esitato fiacca al richiamo del raccontarsi; in quel fuori al massimo dell'efficienza ha vagabondato paziente e randagia; a quell'efficienza reale, ruggente e priva di virtualità, si è consegnata anima e corpo, accantonando routine quotidiana e questione blog; perché a volte la tensione si allenta virando, perché spesso l'evasione e la distrazione sono i luoghi che occultano qualche sprazzo di leggerezza; perché di leggerezza, da qualche tempo a questa parte, anche se se ne ha tanto bisogno non si può più parlare.
Qualche mese fa, uscendo dal lavoro, MR lo incrociò. "Ora la faccenda è in mano a lui!" disse qualcuno severo nella grigia fattezza di quel freddo giorno. In un inaspettato rendez-vous con un uomo armato di placida baldanza, ai tornelli dell'ingresso, nella mente di MR si aprì tutto uno squarcio di ipotesi, ora funeste ora speranzose; a tratti liberatorie, ineluttabilmente pessimistiche. Adesso si è imboccato il tunnel più lungo, desolatamente buio, magistralmente inquietante. Gli avvoltoi, dopo che la faccenda stava assumendo una certa epicità, stanno dipanando la matassa, volando basso su teste umane. Roba che una sistematina strutturale oggi, regalerà equilibrio, sempre strutturale, domani. Oggi che non si possono spalancare le braccia al mondo perché spaesati, domani quando si sarà troppo esposti alla caduta libera. Oggi  e i giorni che verranno saranno ancora più pesanti di quelli passati. Saranno giorni di rigore da un lato, di affanno dall'altro; di livore, di rabbia, di senso di impotenza da ogni parte. Arrancando, con la fatica dei diritti e sotto il peso degli oneri, MR stamattina si è riaffacciata a questa finestra; avrebbe voluto spalancarla da più arieggiate altitudini ma la cancellazione di realtà preziose, sotto l'aspetto umano-artistico, rendono l'aria irrespirabile. Sul piano inclinato, che sorregge ormai da troppo tempo realtà dal peso insostenibile, l'attesa della scivolata finale, da quel giorno ai tornelli, da quel faccia a faccia con quell'uomo, detto Commissario, al quale è stato assegnato il compito ingrato di tener stretto in mano, fino all'asfissia, il destino di una prestigiosa istituzione musicale, va assottigliandosi repentinamente, fino a ridurre l'animo in stadio d'assedio.
http://met.provincia.fi.it/news.aspx?n=144439